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mercoledì 25 aprile 2012

Il costo del lavoro

Secondo l' OCSE l'Italia è al 23 posto tra i membri dell'organizzazione che sono 34. Sta dietro a Spagna e Irlanda, oltre che a Francia e Germania. In Francia e in Germania le tasse sui salari (cioè quelle pagate dal datore di lavoro) sono più alte che in Italia. Ma anche i salari lo sono. (Le medicine, invece, costano meno.)
Il salario medio in Italia è per una persona sola senza figli, 19.147 euro l'anno, mentre in Europa 20.632. In Francia 22.677.
Sono cose che chiunque viaggi per un po' all'estero capisce immediatamente. Vede, nella qualità della vita delle persone.
Sorprendenti, i problemi d'Italia.

7 commenti:

  1. Ci siamo tutti, direi. Comunque, auguri!

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  2. Sai cosa? Si dovrebbe prendere esempio dalle economie dei Paesi, soprattutto quelli del nord Europa, dove non solo i salari sono più alti, ma i servizi ci sono e funzionano bene, creati a misura d'uomo. Qui ci dobbiamo pagare tutto e a caro prezzo. Le tasse, considerati gli stipendi, sono tra le più alte d'Europa, ma soprattutto gli sprechi lo sono!
    Bacioni da Sabrina&Luca

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    1. Sono perfettamente d'accordo. Sui slari e sui servizi innanzitutto. Lì ci si dimette per un mazzo di fiori pagato con la carta di credito dell'ufficio (pubblico). A parte questo, il fatto di viaggiare e vivere all'estero dà il vantaggio di capire come si possa vivere diversamente, con un benessere materiale e morale qui inconcepibile, perché quelle società hanno scelto di costuire un modello di vita dignitoso e rispettoso per tutti. Più uguaglianza e meno disparità.

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  3. la questione è però molto complessa e difficile, gli aspetti da considerare sono moltissimi ed il livello di conoscenza della materia economico-finanziaria che serve per analizzare l'argomento nella sua interezza non mi permette di andare di poco oltre la superficialità, sono molto ignorante sull'argomento.
    credo però che , come hanno detto Sabrina&Luca, siano gli sprechi ed i servizi inefficienti la cosa peggiore del nostro paese, più che gli stipendi bassi.
    senza contare il numero spropositato di "furbi" che sviando e truffando e non pagando la loro quota contribuiscono ad aumentare il cuneo fiscale: questo è piuttosto semplice, se 10 cittadini su 10 pagano la loro quota di tasse, è molto probabile che l'aliquota di tassazione pro capite potrà essere di molto inferiore a quella applicata per avere lo stesso introito nelle casse statali se sono solo 2 i cittadini su 10 a pagare la quota.

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    1. Cara Barbara, dicono che i commercianti sottoposti al pizzo mafioso facciano esattamente lo stesso tuo ragionamento: se paghiamo tutti, si paga meno. Ecco, piacerebbe che lo stato, che è o dovrebbe essere di tutti, fosse tenuto in almeno altrettanta considerazione, e invece ci ritroviamo con tutti che ridono alle più facili battute sulle tasse.
      Seconda cosa come sai io ritengo che una certa conoscenza sia alla portata di più persone di quanto non sembri, anche perché a tutti è permesso farsi una coscienza civica e essere cittadini informati. Ci sono diversi giornali e siti che parlano di questi argomenti, scritti in linguaggio divulgativo ma da studiosi della materia, ad esempio quello che segnalo a fianco del blog: http://www.sbilanciamoci.info/
      Glim sprechi sono certo una cosa rabbios prima ancora che dannosa, ma la scelta di distribuire i redditi in un certo modo o in un altro rispetto alla popolazione, ad esempio concentrandoli in una piccola percentuale o distribuendoli a una percentuale più ampia, non c'entrino con gli sprechi e siano frutto di scelte politiche strategiche: come tutte le scelte hanno una ragione e non sono immutabili.

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  4. non volevo farla così semplicistica, come ho premesso infatti non sono abbastanza a conoscenza della materia finanziaria. ho buttato lì un paio di punti, tra i tanti, che considero comunque importanti a prescindere e che in definitiva dimostrerebbero una migliore coscienza civica: il rispetto degli altri parte anche da queste cose. non penso affatto che si possano risolvere i problemi italiani semplicemente paganto tutti le tasse. ma penso che in ogni caso tutti dovrebbero farlo: il sistema svedese fa da esempio in questo campo, ha una delle più basse incidenze di evasione fiscale (insieme a molte altre cose ovviamente) ed è uno dei paesi che propone soluzioni migliori rispetto a tanti altri e dove la complessiva qualità della vita è decisamente alta.

    credo che i piccoli gesti, portati avanti con rispetto e convinzione e civiltà da tutti, facciano più di un grande gesto. e questo è un tipo di pensiero che all'italiano manca. mancava anche a me, buttavo il mozzicone di sigaretta per terra. ero incivile e menefreghista. e sinceramente i politici non sono altro che il prodotto della nostra "cultura", partono da lì, dall'inciviltà e dal menefreghismo, da quell'atteggiamento del "sono più furbo io e ti frego". ce lo insegnano fin da piccoli.

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