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Toulouse en érasmienne

giovedì 24 novembre 2016

No comment, anzi sì







Sarei anche stufa.
Ma parecchio












A votare ci vado, ovviamente, a costo di strisciare come un rettile giù per quattro piani di scale e fino al seggio (su altre scale). Non voglio avere rimpianti il cinque mattina, quando troppa Italia avrà belato "Sì" ai banchieri di  JP Morgan, convinta di andare verso il cambiamento contro la casta dei politici imbelli e corrotti.

Come ci spiegano i banchieri - sì, quelli della crisi del 2007 negli USA:

"At the start of the crisis, it was generally assumed that the national legacy problems were economic in nature. But, as the crisis has evolved, it has become apparent that there are deep seated political problems in the periphery, which, in our view, need to change [cioè: qui un manipolo di banchieri sta decidendo che è necessario che i paesi della Uem sconvolgano su loro decisione le loro regole interne di convivenza sociale, ivi compreso il welfare e i salari dignitosi previsti dalla nostra Costituzione, e le istituzioni che le esprimono, per non parlare della separazione e dell'equilibrio dei poteri. Ma ci rendiamo conto?]  if EMU is going to function properly in the long run. (...)

Constitutions tend to show a strong socialist influence, reflecting the political strength that left wing parties gained after the defeat of fascism. Political systems around the periphery typically display several of the following features: weak executives; weak central states relative to regns; constitutional protection of labor rights; consensus building systems which foster political clientalism; and the right to protest if unwelcome changes are made to the political status quo. The shortcomings of this political legacy have been revealed by the crisis. Countries around the periphery have only been partially successful in producing fiscal and economic reform agendas, with governments constrained by constitutions (Portugal), powerful regions (Spain), and the rise of populist parties (Italy and Greece).

The key test in the coming year will be in Italy  where the new government clearly has an opportunity to engage in meaningful political reform. But, in terms of the idea of a journey, the process of political reform has barely begun. (p. 12-13)."

Quindi, a lor signori "basta un sì".  Non sono ottimista.


 Vignetta di Vauro piratata dal Fatto quotidiano.

2 commenti:

  1. Anch'io andrò a votare, anche se sono ancora molto sconcertato per l'enorme trasversalità dei sostenitori e dei detrattori. In poche parole non sono ancora sicuro se sia meglio votare sì oppure no. Di certo il testo della riforma sembra scritto da un celebroleso.

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    1. Di fatto ti sei già risposto senza bisogno di riflettere troppo sulla trasversalità: che senso avrebbe votare per una riforma schizofrenica, che ciò sia dovuto a insipienza o troppa sapienza? In ogni caso paralizzerebbe tutto. In questa situazione, un po' di sano buonsenso a mente fredda non guasta.

      In generale, quando un risultato politico (ed econonico) viene reso così poco comprensibile come con questa riforma, è molto probabile che il fine politico realmente perseguito sia semplicemente inconfessabile.
      La Costituzione attuale invece è sempre chiarissima.

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